Gnatologia
La gnatologia, parola che spesso suscita nel paziente sentimenti interrogativi per via forse del suo strano suono, è quella parte dell’ odontoiatria che si occupa dello studio e della cura delle patologie che riguardano l’occlusione e l’articolazione temporomandibolare.
Per occlusione si intende la correlazione tra denti dell’arcata inferiore e superiore, il loro combaciamento. L’articolazione temporomandibolare (ATM) è l’articolazione della bocca e consente i movimenti della mandibola. Una occlusione scorretta danneggia l’ATM, e viceversa, sono strutture strettamente collegate.
L’occlusione fisiologica
Nell’occlusione fisiologica i denti del mascellare superiore ricoprono quelli inferiori di circa un paio di millimetri e si toccano con piccoli punti di contatto.
Vediamo ora alcune delle più comuni patologie dell’occlusione:
- morso aperto: i denti tra mascella e mandibola in certe zone non si toccano;
- morso profondo: i denti del mascellare coprono troppo quelli della mandibola, tanto che i suoi movimenti possano essere molto limitati e faticosi;
- mandibola deviata da un lato o retrusa: comporta spesso la retrusione del condilo con patologia ATM;
- scorretto combaciamento: assenza di alcuni denti, e conseguente inclinazione e/o spostamento di altri.
- denti troppo alti (es. ricostruzioni o ponti mal fatti) o troppo bassi (es. bruxismo);
L’ATM fisiologica
Abbiamo un corretto funzionamento dell’ATM quando il condilo della mandibola è separato dalla fossa temporale del cranio da un piccolo disco cartilagineo: il menisco che impedisce che i capi articolari abbiano attrito tra loro.
Nella fase iniziale di apertura della bocca i condili ruotano sul menisco, ad una più ampia apertura della bocca i condili traslano, insieme al menisco, sul tubercolo articolare.
Patologie dell’Atm
incoordinazioni condilomeniscali dell’ATM: talvolta la posizione del menisco può cambiare e questo per diverse ragioni. Una patologia molto frequente è quella in cui il menisco si mette in una posizione anteriore rispetto al condilo, e quindi con un condilo quasi sempre retrusa. Nel movimento di apertura della bocca il condilo comincia a ruotare, successivamente comincia la traslazione, ma a questo punto il condilo si troverà davanti il menisco ostacolando la traslazione. Se l’incoordinazione tra menisco e condilo e in fase iniziale e comunque di grado lieve, il condilo riesce poi a ricatturare il menisco, causando un suono noto come click. Nel successivo movimento di chiusura, il condilo riperde il menisco, producendo un altro click. Nei gradi via via più gravi di patologia, il condilo farà sempre più fatica a ricatturare il menisco, fino ad arrivare a un punto in cui il condilo rimarrà sempre dietro il menisco, e l’apertura della bocca sarà impedita. Oltre al click in apertura e chiusura altri sintomi classici sono: dolore all’ ATM, dolori muscolari specialmente a livello di testa e collo, vertigini, fischi e ronzii.
Quali sono le cause più comuni di disfunzione dell’ATM?
La causa più frequente è la malocclusione; ad esempio uno scorretto combaciamento dei denti può determinare la deviazione della mandibola, ciò significa una retrusione del condilo e in coordinazione col menisco. Anche un trauma, come il colpo di frusta in un incidente stradale, può determinare un risentimento muscolare e articolare, una dislocazione del menisco e conseguente deviazione mandibolare, che determina infine una malocclusione.
Come il Centro Odontoiatrico affronta le patologie occlusali e disfunzionali dell’ATM? Il paziente può richiedere una nostra visita gnatologia perché sente ad esempio sente dei click all’ATM, difficoltà ad aprire la bocca, mal di testa frequente, e i denti che non combaciano bene.
Compiliamo la nostra cartella gnatologia in cui segniamo la sintomatologia del paziente, la sua postura, piccole note su alimentazione e abitudini di vita.
Eseguiamo un test muscolare, per verificare se l’occlusione incide negativamente sul tono muscolare generale del paziente: se il test è positivo è possibile che i sintomi (es mal di testa)possano migliorare con la terapia gnatologica.
Se il problema è di piccola entità (es. un dente più alto, una ricostruzione con un contatto errato), è sufficiente qualche ritocco con la fresa, o il suo rifacimento.
Se il problema è più generale (es mandibola deviata da un lato) ricorriamo all’ utilizzo del bite: si tratta di un apparecchietto mobile, che migliora il contatto su tutti i denti, nonché la posizione della mandibola. Se ad es la mandibola ha una posizione retrusa, il bite la riporterà in avanti.
Col test muscolare valutiamo la bontà della nuova posizione, e in caso positivo si procede nella terapia col bite. Prescriviamo al pz il suo utilizzo per almeno sei mesi, in cui va messo sempre giorno e notte, tranne per mangiare. Il pz verrà in studio per i controlli mensili.
Al termine di questo periodo si rivaluta il caso, se tutto è andato bene, i sintomi sono cessati o ridotti,si può decidere di passare a una fase successiva. Se ad es. la posizione rientrata ha eliminato il mal di desta, si consiglierà una terapia ortodontia, o protesica, per far combaciare i denti i posizione centrata.
E’ ovvio che di volta in volta si valuterà cosa si può ottenere, accettando talora dei compromessi. In casi molto gravi si può anche ricorrere alla chirurgia maxillo facciale, combinata con la nostra terapia gnatologica.
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